Storie Handmade

storie-handmade Non so tu, ma io ho sempre pensato che le mani abbiano il potere della comunicazione. Da ragazza parlavo moltissimo, non stavo mai zitta, ridevo, scherzavo come tutte le ragazze adolescenti, con molta leggerezza e spontaneità, fanno. Crescendo ho cominciato a centellinare le parole. A prediligere lo scrivere piuttosto che il parlare. Mi sono spesso chiusa in un mondo fatto di pensieri e dialoghi interiori lunghi e complessi. Non so se si tratti di una coincidenza, ma quando mi sono resa conto di essere diventata una "Quiet" - ovvero una persona calma, tranquilla e taciturna, che preferisce la solitudine e/o situazioni intime, con pochi amici scelti al marasma ed alla confusione, alle feste ed al "bordello" in generale, ho cominciato, ormai circa venti anni fa, a usare le mie mani per esprimere me stessa. Per me handmade è un concetto di vita.

Nel mio mondo fatto di silenzi, di sguardi fuori dalla finestra, di sorrisi al mio bambino (ed a volte qualche sgridata potente), di voli pindarici e solitudine, questa settimana ho aggiunto altri tasselli alla mia storia fatta a mano. Ho ricevuto un pacchetto da Twiggify, con dentro due metri degli ultimi tessuti che ho disegnato. Mi ha conquistato: Qualità ottima! Servizio impeccabile, che mi ha resa grata e mi ha fatto battere il cuore.

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Infine dal mio progetto #100daysproject è nata una linea di magliette personalizzate. La Selfie Character Tshirt. Sono venticinque e le trovi nel marketplace di Alittlemarket.

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Ed ora? 2 settimane di vacanza. Per ricaricare le batterie. Ma resto qui in giro, quindi, se vuoi contattarmi, scrivere o iscriverti alla mia nuova newsletter non esitare a farlo, non parlo molto, ma mi piace leggere, scrivere ed avere contatti one to one. A presto.

xoxo, Giusy

C is for Creativity

Questa estate sta passando lenta e calma come non mai. Siamo a tre quarti di Luglio e se devo fare un bilancio, ci sono stati giorni di caldo afoso, che ho sopportato a fatica e giorni più freschi  che devo ammettere mi sono piaciuti molto di più. Da una decina di anni a questa parte il caldo non lo amo per niente. Aspetto le ferie per potermi regalare qualche giorno di vacanza e portare al mare il mio bambino. Nel frattempo mi sono alzata presto ogni mattina, da 28 giorni ho intrapreso il progetto dei #100daysproject ed ogni mattina prima delle 6.00 disegno con la mia penna stilografica Kaweco su un foglio preso dal mio sketchbook formato A5 ripiegato quasi a metà sul lato lungo il soggetto che ho in mente: E' sempre "buona la prima", nel senso che ho deciso per questo challenge di non correggere mai nulla di quello che esce, di non rifare e di tenere lo schizzo per come è venuto. Poi lo immortalo con la telecamera del mio telefonino (al momento un Nokia Lumia economico, perchè l'Iphone 6 è finito nel water grazie alle manine sante di mio figlio verso fine  febbraio e da quel momento ho deciso che non avrei mai più speso tanti soldi per uno smartphone.) e posto la foto su Instagram. E' curioso notare il fatto che proprio lo schizzo che mi era piaciuto meno questa settimana, ha ottenuto più cuoricini, questo la dice lunga sulla nostra percezione di noi e delle nostre capacità, del resto chi scrive di creatività la sa lunga, e spesso proprio loro, come Elizabeth Gilbert o Austen Kleon o Julia Cameron dicono di mostrare i nostri lavori al di la del nostro giudizio. E forse è venuto il momento di farlo senza pensieri smettendo di giudicare me stessa. b is for begonia

Mi sono quindi interrogata sulla Creatività, su cosa significa ed ha significato per me. E mi sono detta che buona parte della mia vita l'ho dedicata a lei, a volte con un gran senso di colpa a volte con un gran sollievo. Quando ho iniziato questo blog ho deciso di lasciare fluire quanto più possibile questa condizione, di non nascondermi più, di accettare quello che viene. Dopo il trasloco ho potuto avere nuovamente uno spazio dove poter creare liberamente ho ricominciato a cucire.

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Cucire dopo tanto tempo mi ha riportata a quando appena ventenne passavo ore in cucina a casa dei miei a lavorare alle mie creazioni. Più tardi avevo creato una linea di accessori tutta mia fino alla maternità. Dopo la nascita di mio figlio mi sono dedicata a lui, mantenendo comunque lo spazio aperto alla creatività ma in attività molto più leggere che mi permettevano di "prendere e lasciare" il lavoro, come per esempio la maglia o il disegno. Dopo il trasloco ho deciso che avrei ricominciato anche a cucire nel mio nuovo studio, dal momento che la mia Bernina poteva finalmente ritornare a restare sul tavolo senza dover essere riposta ogni volta. E da un paio di settimane è tornata anche l'ispirazione. Vecchi modelli ma anche nuovi. L'ultimo creato proprio ieri.

Le Travel Tea Bag Holder Pouch sono state il mio cavallo di battaglia in passato, le ho inventate tra il 2008 ed il 2009 ed andavano davvero forte. Ora le ho leggermente modificate, ma sono sempre così carine e decisamente adoro cucirle.

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Mentre ieri mattina, sempre all'alba come mio solito, stavo disegnando il nuovo fiore della giornata per il #100daysproject, e visto che il piccolo finalmente ha potuto dormire fino a tardi, presa dall'ispirazione ho pensato che avrei potuto creare una borsa porta sketchbook. E li subito le idee sono cominciate a fluire, ho pensato ad una bustina con patella come si usava una volta, un po' sagomata, che richiami alla non linearità dell'arte. Terminato il disegno sono andata dritta nel mio studio ed ho creato il prototipo. Dopo Marco si è svegliato e quindi ho passato la mia giornata con lui.

Stamattina però alle 7.30 ero di nuovo li. E la Sketchbook Bag o Sketchbag come l'ho chiamata è pronta e finita. Per questa ho usato la stoffa della mia collezione primavera estate Floralia e per la patella di chiusura un cotone americano che riprende il tema del cucito vintage. Che te ne pare?

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Direi che per ora sono molto soddisfatta. E' stato anche un bel modo per poter usare le stoffe che ho disegnato quest'anno. A volte si ha quella sensazione di non aver fatto nulla di buono, ma se guardo queste foto, devo proprio ricredermi. Produco tanto, in silenzio a volte, ma non posso dire di non aver creato nulla.

Buona domenica, con un pizzico di creatività!

xoxo, Giusy

100 Days Project - Week 3

Week three. Illustration 25 Characters - Terza settimana from the bottom to top/right to left:

1) Q is for Quieto 2) R is for Ribelle 3) S is for Stizzita 4) T is for Tentatrice 5) U is for Urlatore 6) V is for Vanitosa 7) W is for Wanderer 8) Y is for Youthful 9) Z is for Zelante 100DAYSPROJECT_WEEK3

Dopo i 25 caratteri,l'alfabeto ricomincia, e stavolta con i FIORI. Se vuoi, puoi seguirmi su Istangram per vedere le prime illustrazioni che ho già disegnato.

After the Characters, my Guggenheim game will feature 25 Flowers in alphabetical order. Follow me on Istangram to see what I've already post there.

100 Days Project - Week 2

Week Two. Illustration 25 Characters from the bottom to top/right to left:

1) I is for Innamorata 2) J is for Jedi 3) K is for Kafkiano 4) L is for Lunatico 5) M is for Malinconico 6) N is for Nostalgica 7) O is for Originale 8) P is for Perplesso

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Language comfort zone

comodanellamialingua Ci ho pensato per un po'. Poi ho chiesto consiglio alle amiche della Mansardina più famosa d'Italia ed infine l'ho fatto. Mi rimetto comoda e rientro nella mia lingua di origine: l'Italiano. La scelta è dettata sopratutto dal fatto che il mio inglese ormai risulta arrugginito da scarsa pratica. Leggo molto in lingua inglese ma alla fine ho poche occasioni per parlarlo se non scrivendolo su questo blog. Finisce però che io faccia fatica ad esprimere correttamente cosa muove me ed il mio lavoro ed è un peccato avere un blog e non riuscire a scriverci dentro le proprie emozioni ed i propri sogni così come vorresti fare. Questo quindi vuole essere un post davvero breve per avvisare che dal prossimo post forse l'Inglese sparirà, non ho ancora deciso se terrò per un periodo la doppia lingua oppure se è veramente il caso di usare un plug in che traduca automaticamente a seconda della zona di chi legge. A presto quindi con delle belle novità!

xoxo, Giusy