In questi ultimi giorni mi sono fermata a pensare allo stile. Ogni artista ha un proprio stile e soprattutto ad un certo punto del percorso arriva il momento in cui ti fai questa domanda: Io ho uno stile? E' riconoscibile?
Io ho ricominciato a disegnare nel 2012 ed in maniera piuttosto costante da marzo 2014. Nell'ultimo anno posso dire che il mio stile è cominciato ad emergere. I colori sono forti e vibranti e qualche volta dissonanti (e da li che ho preso a dire di essere una Color Clash specialist), ma soprattutto nei tratti dei caratteri femminili che spesso appaiono nei miei disegni si possono notare delle linee che si ripresentano, formando appunto uno stile riconducibile a me. Lo capisci soltanto quando metti i tuoi disegni insieme che c'è una caratteristica comune in tutti quanti. Per questo è importante costruire il proprio portfolio, per dare subito un chiara visione del tuo lavoro e della tua impronta a chi visita il tuo spazio.
Quando parliamo di stile però ricordiamoci anche che lo stesso non può e non deve rimanere uguale nel tempo. Per poter evolvere un'artista ha bisogno di cambiare e sperimentare. Nella storia dell'arte è così, spesso riconduciamo le grandi opere ai vari periodi della vita artistica dell'autore.
Come si fa a creare il proprio stile?
“Those who do not want to imitate anything, produce nothing.” Salvador Dali
La frase di Dali ci riporta a importanti questioni sull'imitazione, emulazione e copiatura di altri artisti. Ma come dice lui stesso fa parte di un processo indispensabile per cominciare a sperimentare ed a creare. La cosa importante secondo me è avere l'umiltà di dire ciò che è. Ovvero, se vogliamo mostrare al mondo ciò che stiamo facendo (e oggi è all'ordine del giorno, grazie a social come Facebook o Instagram), bisognerà avere l'accortezza di farlo in maniera etica, e cioè dicendo sempre che stiamo sperimentando qualcosa di nuovo, che abbiamo preso spunto da..... Citare la fonte è sempre cosa buona e giusta. Primo perchè servirà a noi per non sentirci dei "ladri di idee" e secondo servirà all'artista che prima di te ha sperimentato, lavorato duro e sodo per arrivare dove è arrivato e che ti ha ispirato, glielo dobbiamo non credi? Perchè fa comunque parte del nostro processo creativo e dobbiamo ringraziarlo e onorarlo. Quando saremo in grado di fare questo vorrà dire che il lavoro che abbiamo fatto finora sarà servito e che non abbiamo più paura di passare per dei principianti, perchè comunque anche nel prendere spunto avremo dato la nostra impronta.
Io oggi per esempio ho preso spunto da un'immagine trovata per caso sul web per uno sketch che rientrerà nel progetto "Microsketch", perchè mi "parlava", cioè era un'immagine che mi rimandava alla memoria uno dei miei desideri, prima di copiarla però ho fatto una ricerca per trovare l'autore. E così è stato. Ho copiato spudoratamente l'immagine che comporrà il mio Microsketch, ma ho citato e linkato la fonte (trattasi di Meg Quinn in arte Moga). Ovviamente questa immagine non andrà a comporre il mio portfolio originale, ovvero quegli elaborati prettamente miei dei quali non ho attinto da altre fonti ma solo dalla mia immaginazione. Ma mi è servito a studiare per esempio la posa della protagonista della scena che è seduta, della prospettiva del disegno.
Seppur i disegni del 2015 avevano un tratto comune e realmente mio in quanto nascevano senza essere "sporcati" da influenze varie, quelli più recenti si discostano molto. Infatti sto ancora studiando, praticando e cercando un mio tratto distintivo nel quale ricoscermi fino in fondo. Vero è che ogni artista non è mai contento al 100% di quel che produce.
Infine ti lascio alcuni articoli che ho trovato interessanti sull'argomento:
- Perchè e per come sia difficile (ma in fondo facile) trovare il proprio stile;
- Alcuni suggerimenti per trovare il proprio stile sul sito dei pennarelli Copic;
- Interessante punto di vista di un professore d'arte. con un sacco di altri spunti per perfezionare la propria tecnica.
Per oggi è tutto, xoxo, Giusy