La primavera non esiste, l’estate avvilisce, ma andiamo avanti lo stesso.

Lo scenario di questi anni ‘20 pare essere ancora una volta segno di catastrofi e degenerazione. Come il precedente. Ma qua non é solo guerra, carestia e pandemia, (che già non sono sciocchezze, né robe leggere), facciamo anche i conti con il cambio climatico e non so tu, ma io torno a cercare su “Conoscere” alla voce “Come si sono estinti i dinosauri”. Ma tanto c’è quel garrulo di Elon Mask che ci salverà da morte certa con i suoi voli interspaziali, (Giu, comincia a risparmiare per pagarti la corsa… te lo consiglio, perché non sarà come volare in Economy).

Scherzi a parte, fa davvero troppo caldo questa estate ed io faccio i conti anche con il climaterio che si avvicina, ho momenti in cui mi sento bollire la faccia e comincio a diventare fastidiosa. La primavera non esiste più, l’estate dura sei mesi e questo è stato per eccellenza l’anno in cui mi sono sentita meno creativa di tutti.

Nonostante tutto sono contenta, non faccio salti di gioia, e anzi non racconto quasi mai sui social e qui le frustrazioni o le sfighe con cui lotto quotidianamente, ma come dicevo, tutto sommato sono contenta.

Ho fatto vacanza a Giugno, erano anni che non mi muovevo da qui, ed è stato un momento per riprendere fiato, lontano da tutto. Poteva andare meglio perché l’hotel non ha superato lo standard qualitativo che cerco, ma dicono chi si accontenta gode (solo a metà, cantava però Ligabue).

In questi mesi mi sono barcamenata tra famiglia e lavoro in un 49% x 49%, quel 2% rimanente ho cercato di suddividerlo millimetricamente tra amiche, disegno e maglia.

Se guardo invece il mio Monthly Report su Google viene da piangere, perché ho visitato praticamente solo pasticcerie e supermercati, ed ho camminato poco rispetto agli 81 km di Aprile, ma su Instagram mi sono anche divertita a giocare con il mio “Mylovelook”, ovvero uno stile tutto mio, senza seguire mode, ma solo il mio gusto personale.

Infine, come avrai intuito, non vedo l’ora che arrivi l’autunno, perché questo caldo non mi fa fare granché, tranne che sognare le lande scozzesi, come meta dove prender casa e cittadinanza per la vecchiaia. Nel frattempo continuo a fare progetti per l’illustrazione dell’infanzia, entro fine anno voglio aggiornare il mio portfolio, il mio sketchbook è un fido alleato, ma di questo parleremo la prossima volta.

Mentre concludo questo post si avvicina un temporale, e speriamo rinfreschi un po’.

Till next time, xoxo, Giusy aka Jdeebella

Un 2022 all’insegna dell’amore e della creatività

Eccomi qui, piena di speranze e progetti, come ogni anno, anche se questo 2022 me lo sento già pieno di belle speranze, d’amore e creatività. E’ l’anno della Tigre, é un anno propizio.
Non ho fatto bilanci in anteprima se non al 30 sera e stamattina la mia parola dell’anno si é palesata, dopo aver espresso e visualizzato i miei desideri la sera del 31, dopo un capodanno sereno passato in famiglia, dove di buoni propositi ce li siamo scambiati con il sorriso e gli abbracci. La parola che mi guiderà in questo 2022 è banale per molti, per me é preziosa e significa rinascita, la mia parola è AMORE.

Avevo scritto un post in brutta copia prima di Natale, ma non l’ho più pubblicato ed ormai non ha più senso, salvo però un paragrafo che avevo scritto e lo incollo qui:

Nel mentre facciamo felici gli altri, ricordiamoci anche di noi. Di fare quelle piccole semplici cose che aiutano a sopportare sopraffazioni e ingiustizie, non preoccuparti di cose che non puoi controllare; io ho deciso di spendere il tempo tenendo impegnate le mani, in un mantra laborioso che impegna mani, cervello e cuore, che stempera lo stress e cura la mia anima.

In questo ultimo mese ho sferruzzato molto, ho terminato uno scialle, il mio Trilly Fairy Shawl, modello che ho disegnato alcuni anni fa, e devo dire che mi ha dato una gran soddisfazione. Ho anche aggiornato il pattern ed ora ha due versioni, small e large.

Trilly fairy shawl

Wear it and feel the magic!

More photos at @jdeebella on Instagram

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Nel mentre ho iniziato e quasi terminato un cardigan sempre a maglia, un lavoro davvero veloce che mi sta rendendo particolarmente felice per la riuscita. Ne ho già parlato un pò sul canale youtube, rispolverato nonostante la timidezza, ma è anche ora di dire basta alla modestia delle donne, come sostiene la mia amica paper engineer Annalisa Metus.

Ma veniamo ai nuovi progetti per l’anno nuovo, ai nuovi respiri, alle nuove ambizioni.
Sulla vita privata ho sogni e desideri che spero prendano presto risvolti felici, e sul fronte creatività ho deciso finalmente di partire con un piano anziché come gli altri anni con l’Armata Brancaleone, mezzo dispersa e che gira a vuoto.
Ho pensato di lavorare ad un progetto iniziato da Rochelle qualche anno fa, il MakeNine Challenge. In pratica ci si focalizza su nove progetti da terminare in un anno solare. Io ho pensato che voglio lavorare a cose di cui ho bisogno e cose che mancano nel mio guardaroba, ho pensato di riuscire a lavorare in maniera sostenibile e cerare anche di evitare acquisti nell’anno nuovo. Il 2021 è stato particolarmente ricco di spese grosse, mi sono concessa anche qualche lusso, e senza dover rinunciare a capi belli vorrei rinunciare alle “firme”che in qualche modo gonfiano i prezzi, senza rinunciare alla qualità.
La mia challenge quest’anno prevede questi capi e modelli:

That’s all for today folks! Auguro a tuttə un felice anno nuovo!
ps. Nella prossima newsletter qualcosa in più, anticipazioni e vecchi merletti ;)

xoxo, GIUSY, aka Jdeebella @soulfulcrane, the creative nest in Italy

This is the new mascotte I’ve designed to represent my blog and maybe my future brand.

𝙹𝚍𝚎𝚎𝚋𝚎𝚕𝚕𝚊

La vita che scorre in mezzo

Ciao, come stai?

lo scorso week end mi ero ripromessa di andare a visitare una mostra mercato di antiquariato d’arte che si tiene a Trieste annualmente, e dato che mancava da due anni mi sarebbe piaciuto immergermi tra mobili e bellezza di pregio dato che amo moltissimo il mobile classico e l’allure da fine ‘600 a metà ‘900.

Purtroppo però devo essermi presa l’influenza e in attesa dell’esito di un tampone, fortunatamente negativo, ho dovuto restare in casa e mi sono persa l’occasione. Fortunatamente Trieste é una città dove gli antiquari non mancano e potrò godere di questo piacere organizzando magari un tour uno dei prossimi week end.

In questo ultimo mese mi sono concentrata sul disegno, sto sviluppando una narrazione complessa che mi fa scervellare, ma anche mi appaga nel profondo, perché davvero mi calma, addolcisce i pensieri e mi riporta ad uno stato di comfort nonostante il periodo stressante che sto vivendo, al di là dello stato pandemico, esistono anche i problemi personali, ed in barba a chi ci vuole sempre “fuori dalla zona di comfort” sinceramente un po’ di comfort adesso é quello che mi ci vuole, punto.

In questi ultimi mesi non ho cucito nulla, la borsa che aspetta di essere assemblata, ma non trovo il tempo e neanche il mood giusto per mettermici. Uguale dicasi per la maglia. Ho uno scialle e un paio di maglioni da finire, e un berretto in mente, per l’inverno che mi piacerebbe regalare, ma non inizierò nulla finché non avrò terminato gli altri.

Insieme ad un’amico un paio di settimane fa ho visto una bellissima mostra di fotografia: gli scatti di Stanley Kubrick prima di diventare regista, é stato fotografo reporter di un magazine americano di cui ignoravo o avevo rimosso l’esistenza, la rivista Look. Ne sono rimasta affascinata e ci siamo immersi nel mood dell’epoca, la vivacità, lo stile, la meraviglia di chi accarezza idee e sogni, di chi ha il tiro per la rivalsa… insomma ho passato un’ora e mezza catapultata in un mondo che senza ombra di dubbio avrei amato molto.

Ho goduto di una cena-corso di cucina in quel di Eataly dove ho imparato a cucinare alcuni piatti della tradizione romana, ed ora gli spaghettoni alla cacio e pepe non hanno più segreti per me, grazie alla maestria della fantastica Rita Mazzoli

Ho visto due film che mi sono piaciuti: Emma con una delle mie nuove attrici preferite: Anya Taylor Joy, che ha un’ambientazione un po’ Wes Andersoniana, anche se il regista Autumn de Wilde non ha raggiunto i miei canoni Austeniani, come potrebbe essere in Ragione e Sentimento con la semprebrava Emma Thompson, splendido classicone romantico del 1995 che ha avuto 7 nomination agli Academy Awards e il premio di best screenplay proprio a Emma T.
L’altro film è “Il visionario mondo di Louis Wain” con Benedict Cumberbatch davvero bello e ben recitato, costumi e ambientazione top che mi ha fatto scoprire un illustratore che seppur abbia vissuto un dramma si è visto riconoscere un genio e nobiltà d’animo che tocca tutte le corde della compassione.

Infine tra gli drammi che la vita ci mette davanti, chi più chi meno, ho apprezzato e tengo d’occhio:

that’s all for now, xoxo Jdeebella