Oggi inizio questo post con una piccola happy dance personale. E' il mio compleanno!!
Le candeline ormai non ci stanno più tutte sulla torta ed io non avrei più il fiato per soffiarle in un colpo solo. Sono quarantatrè, non saranno stati tutti eccezionali ma non mi lamento. Cerco di fare tesoro delle tante cose successe, imparate, amate e qualche volta odiate, e guardo avanti con fiducia e speranza.
Come accennato la volta scorsa, ho iniziato a fare degli esercizi che aprono la strada della conoscenza per imbastire un discorso più lineare da seguire nel proprio business, per fare i passi uno dopo l'altro senza saltelli e balzi come farebbe Tigro. E come ho fatto io finora.
Se un po' di anni fa mi sentivo una pioniera, oggi mi sento di nuovo una novellina.
Perciò mi sono chiesta seriamente cosa voglio da questa esperienza.
Ho guardato a fondo e ho deciso che non ho più voglia di promuovere prodotti. Io sono negata nella vendita, lo sono sempre stata. E' per questo che quando ho finito la scuola non sono mai riuscita a fare nemmeno un mese di vendita porta a porta o telefonica, che erano il must per chi iniziava ad affacciarsi al mondo del lavoro negli anni Novanta. E nemmeno ora, non voglio più fare parte di quella gente che ti manda ogni dieci minuti, ogni ora, ogni giorno un bottone da cliccare con su scritto BUY ME e Si, Lo Voglio!
In realtà non lo faccio spesso, ma per tutte le volte che mi è toccato promuovere qualcosa, io mi sono sentita stonata. Certo non voglio nemmeno dire "Non comprare da me", perchè se i prodotti li ho messi in un negozio, virtuale che sia, ma sempre di vendita stiamo parlando, è perchè comunque qualcosa ci voglio ricavare, e la ragione è perchè vorrei sinceramente avere un extra income per le spese di casa, per non dover sempre fare la cresta, per non dover arrivare ogni fine mese (che si sta pericolosamente affacciando a metà del mese) - con l'acqua alla gola ed a dover rinuciare a quelle due-tremila cose perchè devo stare attenta a che non manchino mai i soldi in caso di necessità impreviste (che come quando la sfiga che ti si attacca addosso arrivano immancabilmente).
Però non voglio promuovere più niente. Metto tutto li, in vetrina, nella side bar. con i pulsanti belli, lo shop te lo presento così e nella homepage. E tu sai che è li, se ti serve qualcosa entri, e se non ti serve vieni lo stesso a trovarmi, come si fa con i negozi di fiducia del quartiere, dove sai che puoi passare anche solo per scambiare quattro chiacchiere se non ti serve nulla da comprare.
Ecco, oggi io voglio essere quel negozietto li, con dentro un'amica più che una commerciante. Quella che sai che non ti rifilerà mai una fregatura, perchè ti conosce da quando passavi li davanti per andare a scuola e poi al lavoro e perchè sai che ti puoi fidare e lei si fida di te.
Sono anni difficili questi e penso che il 2017 sarà un anno in cui il mondo per andare avanti dovrà cercare di riscoprire l'umanità.
Io sarò anacronistica, anti-innovazione, anti-sociale... ma se la parola Hygge sta circolando insistentemente un motivo ci sarà. E mi fa ridere che dopo dieci anni dall'inizio del moto innovativo, in Italia le imprese grandi o piccole che sia, si sono scoperte innovative ed innovatrici solo oggi, in enorme ritardo nonostante la globalizzazione, ed invece sia già iniziata la controtendenza, che spesso avviene dal basso, e quello che spiace e che so già è sapere che il vero movimento Hygge, e non solo la PAROLA, (perchè in Italia siamo bravi soltanto a parole), arriverà tra altri dieci anni. Nel frattempo io cercherò di non farmi macinare dal sistema e continuerò a sognare ed a dipingere la BELLEZZA, la calma, la poesia che trovo incantata nei miei sogni ad occhi aperti.
Ed è così che affronterò questa giornata, cominciando a cercare di addobbare la casa nella maniera più Hygge che ci sia.
NB: Gli strumenti che sto utilizzando per fare chiarezza nel mio percorso te li elenco nella newsletter che partirà domani mattina.