Maggio, already?

In perfetto stile tradizionale, Aprile dolce dormire... ed infatti sono stata lontana lontanissima dal blog per tutto il mese scorso. Non era voluto e non stavo a dormire, ma il mio impegno è stato profuso in un paio di direzioni piuttosto importanti per me: La mia famiglia e lo studio. Ed ecco qui che arriva già maggio, un mese meraviglioso che sa di primavera, passeggiate, festa e ultimi jant steps da fare prima dell'estate. Maggio è il mese del ME MADE MAY che da sette anni vede protagoniste le sewist-sisters di tutto il mondo sfoggiare i capi fatti con le proprie manine, la cosa bella di questo che ormai è diventato un movimento del vestire consapevole è il riuscire ad indossare ogni giorno per tutto il mese di maggio, almeno un capo o un accessorio cucito con le proprie mani, ma anche la scusa per mettere mano alla scatola dei modelli per confezionarne di nuovi. Ed io ho questo qui, al quale vorrei riuscire a mettere mano.

dotty angel frock dress

A fine marzo, riuscendo ad approfittare di un super sconto, mi sono iscritta al MATS BOOT CAMP di Lilla Roger. Per chi non la conoscesse, Lilla è una decoratrice, illustratrice ed una delle più accreditate Art Agents americane. I suoi corsi fanno sempre sold out, e le artiste da lei rappresentate lavorano con grossi nomi in campo internazionale, basta visitare il sito per accorgersi che fare parte del mondo che gravita attorno a questa fantastica GOODMOTHER FAIRY (o FATA MADRINA) è una grossa opportunità da cogliere al volo. Anche se non si dovesse essere così bravi da riuscire ad essere rappresentati in futuro da Lei, partecipare ai Boot Camp accresce la conoscenza, l'approcio all'arte in maniera totalmente personale, ti insegna a trovare il tuo stile nel disegno incoraggiandoti a seguire il tuo istinto, a sperimentare di più a non fermarti alle sole apparenze. Mese dopo mese le sfide che ti mette davanti sono sempre maggiori ma le affronti passo passo, senza mai sentirti "poca roba", perchè Lilla ci tiene a dire che solo con l'esercizio costante riuscirai nel tuo intento, e non permette a nessuno di scoraggiati o di commentare che il tuo lavoro è brutto, nemmeno a te che lo hai fatto. Ed in questo clima sereno, spensierato e gioioso, di non-critica ma solo di commenti puramente costruttivi, belli e incoraggianti, dai il meglio di te stessa, a qualunque punto tu ti trovi, che tu sia una principiante o una super esperta, sai che il tuo lavoro vale così per come è.  Certo, non è tutto rose e fiori, io mi sono sentita sopraffatta dall'abilità delle mie compagne di corso, basta dare un'occhiata a questa galleria per dire "ma io che c'entro in mezzo a queste TOP"! Eppure, anche le mie tavole hanno ricevuto dei bei commenti, dei cuori e dei mi piace.

Giusy_Di_Bella_APRIL

E chissà magari un giorno anche io potrò dire che tutto questo studio mi ha permesso di migliorare a tal punto da vedere i miei disegni pubblicati o utilizzati per l'home decor.

birds

Intanto continuo a sognare ed a disegnare.

cipi_cover

A presto, xoxo, Giusy

Minimù - la storia di un portamonete di stampo familiare

La prima volta che ho disegnato a mano libera il modello e poi realizzato questo piccolo portamonete è stato nel luglio 2009 quando da poco avevo fondato insieme ad altri appassionati e precursori dell’INDIE design, il primo team italiano di Etsy.

greed mosaic La sua forma a mezzaluna, tondeggiante che sta in una mano racchiusa ma che basta a farci stare i soldi per quando si esce a fare la spesa, a bere un caffè o una birretta, per quando non vuoi portarti dietro la borsa grande ed il portafoglio ingombrante. Questo succedeva otto anni fa.

Quando ho traslocato ho svuotato quello che ho chiamato "l’armadio dei tesori” e che in tutti questi anni di inattività ha custodito i miei modelli e gran parte dei tessuti che oggi hanno un ché di vintage, tanto tempo è passato. Molte cose sono state impacchettate con cura e riposte in soffitta, molte altre invece mi hanno seguita nel mio laboratorio della casa nuova. Tra cui anche questo qui.

Non ho mai raccontato però da dove ho preso l’ispirazione per questo modello, che ho tenuto poi nel cassetto e non ho più replicato. Provo a raccontarlo adesso.

Io ho 42 anni e mezzo. Sono nata a Messina, dove sono vissuta in un piccolo paese di provincia fino all’età di dieci anni. Sono nata negli anni ’70 e c’era la crisi. Quella vera.

Mio papà e mia mamma lavoravano entrambi come muli dalla mattina alla sera, un’attività in proprio da gestire, e mio papà ad un certo punto quando chiudeva il negozio ha cominciato a lavorare anche ad una pompa di benzina dalle nove di sera alle due di mattina per arrotondare, per riuscire a mantenere due figli e pagare bollette ed affitto.

Da piccola soprattutto in estate alla fine della scuola rimanevo spesso a casa di mia nonna, che abitava a 10 km di distanza, un po’ per dare respiro ai miei che comunque lavoravano ed un po’ perché così potevo andare al mare con la zia a due chilometri di distanza.

Adoravo passare l’estate li, ed adoravo mia nonna, che per me è stata più una seconda mamma, una donna energica e buona, che ha tirato su figli e nipoti con una pazienza ed un’amore incondizionato, che a volte credo non fosse proprio terreno. Passavo ore a ronzarle tra le gambe, mentre lei cucinava, stendeva i panni nel balcone pieno di fiori, ramazzava casa da cima a fondo a tutte le ore e senza mai fermarsi, intonava canti appassionati e regalava sorrisi e pezzi di pane e frutta al bisogno.

A mezzogiorno arrivava il bottegaio del paese vicino (perché in quello di mia nonna non c’erano botteghe, ma soltanto un bar ed un tabacchino), con tutte le comande del giorno prima ed il pane fresco. Mia nonna allora apriva un pensile in alto della cucina e tirava fuori un taccuino dalla copertina arancione, dove annotava la lista della spesa ed il relativo importo di ogni prodotto (i prezzi li trascriveva il bottegaio il giorno prima quando prendeva la comanda) ed un portamonete a mezzaluna piccolo piccolo con dentro i soldi giusti per pagare la spesa. In tempo di crisi si faceva così. Si centellinava, ed i portafogli erano piccoli e senza pretese, giusti per contenere quello che bastava a vivere dignitosamente. Per il resto eravamo fortunati, perché il grosso ce lo dava la campagna. E frutta e verdura erano sempre tagliati e cucinati freschi quotidianamente. Quel piccolo portamonete mi è rimasto nel cuore, perché mia nonna ci tirava fuori anche i soldi per le caramelle ed il cono gelato da prendere al bar nel pomeriggio.

Minimu_money_pouch

Ho deciso di ricreare quel borsellino perché questa storia merita di essere riportata alla luce, perché spesso anche io ho bisogno di centellinare gli spicci e di comprare il giusto necessario per mandare avanti la baracca, perché in questi ultimi anni sto rivivendo un po’ quell’atmosfera di frugalità, ma anche di pienezza, che si viveva quando ero piccola. L’ho chiamato Minimù Money Pouch,  perché misura solo 11,5 cm in larghezza x 8,5 cm in altezza, mini si, ma anche Mu… da “Mutter”, madre, genitrice, madrevite che racchiude in essa la vita.

minimu_money_pouch2

Se vuoi adottare anche tu un minimù, lo trovi nel mio shop su Dawanda, ad un prezzo di lancio speciale speciale, che non terrò per molto tempo.

New Fabric trio coming up soon

Hello! The move is almost completed here, there are just some things to set up in the new home but we are getting to normal now. So, I've got the chance to sit in front of my Imac and put together a mini trio fabric collection. I've used two of my latest design that I really loved and since I would like to try some Italian on-demand fabric printer I made this happen.

camicia_happychickenbird_orange

camicia_happychickenbird_rosa

Those two are my favorite ever! I really love the Happy chicks! They make me happy! and in Italian I made a little word pun to describe this fabric, that sounds like this:

"Cheerful colored hens who can hatch eggs with love and patience enormous"

camicia_woodlandcritters

The Woodland Critters instead was designed while  my child and I were spending a lazy afternoon to grandparents's house. They were sleeping and we were drawing together. I made this and then I forgot of it.

When I was looking at my sketchbook for some interesting draw to transform into textile design, it bounced up and I couldn't resist to turn it into a fabric.

And now I'm waiting for them to arrive. I'm also trilled about my new craft room and I can't wait to have the chance to work in it with the new fabric. In the meantime I'm playing with the other I've designed and have at hand.

Schermata 2016-07-07 alle 17.23.33

 

Summer is here and it's hot. I have so many ideas that are flowing into my head, I'm trying to catch them all before they gone. I'm prepping a lot of new things for September. In the meantime I'll try to benefit the sun and maybe some sea time and hope you're also enjoying your summer!

Till next time, xoxo, Giusy