Gratitudine anche nelle difficoltà

Non starò qui a lamentarmi per un anno davvero disgraziato sotto troppi punti di vista, come a troppi anche a me il 2020 mi ha tolto tanto: La serenità, l’armonia, la spensieratezza, la vicinanza delle persone care, la tranquillità del solito tran tran. Ci ha dato molti problemi che prima non avevamo, e non parlo della paura di ammalarsi, quella all’inizio della pandemia è stata forte, ma dopo sono subentrati problemi che la paura della malattia è diventata solo un ricordo. Sono stata attenta e scrupolosa nel rispettare tutte le indicazioni sanitarie e governative, e farò altrettanto con il nuovo anno, spero soprattutto che le cose tornino a posto quanto prima.
Sono grata per le persone che ho intorno, per i miei che resistono e sono davvero due persone speciali e splendide, per la mia famiglia “allargata” quanto mai presente e vicina, per i miei colleghi e per il fatto che siamo rimasti uniti e pronti ad aiutarci anche lavorando in remoto, per tutti quelli che stanno cercando di aiutare in questo momento difficile che stiamo attraversando, per quelli che ci sono sempre stati e per le persone “nuove” che hanno mostrato empatia e non sanno davvero quanto di tutto ciò io sia davvero grata.
Il 2020 mi dato rughe e pensieri che non avevo, ma mi ha dato anche lo spunto per guardare con occhi nuovi la vita, le cose che contano, quelle di cui possiamo fare a meno.

Del 2020 ricorderò probabilmente la resilienza, le persone che ci sono state, lontane e vicine e il grande dolore del non poter “fare di più”.
Ricorderò anche che certe Istituzioni sono fondamentali per la crescita e perché le cose vadano come devono andare, come la Scuola ad esempio, quei mesi in cui è mancata per i nostri ragazzi si è aperto un vuoto tremendo e incolmabile. Spero che si investa molto di più sulle scuole e sugli insegnanti, che mi pare oggi stiano facendo un lavoro con grande amore e spirito di sacrificio. Spero si investa di più per la Sanità, lì in tutti questi mesi abbiamo visto tanti eroi.
Chiudo questo 2020 con una tavola che avevo preparato per “Il Bambino Spettatore”, il contest organizzato nell’ambito del “progetto mapping” all’interno della Bologna Children’s Book Fair, ma poi ho deciso di non partecipare quest'anno, mi spiace perché la Giuria é composta da persone che ammiro tanto, ma non mi sento di voler più competere in niente, almeno per un po’, ho bisogno di staccare dalle corse e dai traguardi, voglio fare un pezzo a piedi, piano e senza fretta, fermandomi ad ammirare il panorama.
Auguro a tutti un 2021 sereno e felice ma soprattutto di essere consapevoli che le cose che ci sembrano scontate, alle volte sono proprio quelle che fanno andare avanti tutto senza intoppi.
Buon Anno. Xoxo Giusy

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Jdeebella

covid19 sucks