Happy Hexagons a Slow stitching epp hexie patchwork quilt kit
Read MoreTreni che passano e cucito creativo
Un nuovo mese si è affacciato in questo nuovo anno. È un primavera freddina nostante qualche bella giornata di sole, ma tra giornate di vento e pioggia per ora non è che abbiamo avuto chissà che tempo splendente, almeno nel weekend quando tutti siamo più liberi di poter stare all’aria aperta. E vuoi per le zone rosse, gialle e arancioni dettate dalla pandemia, vuoi perché spesso sono stata da sola, In questo mese ho passato ho portato a termine diversi lavori di cucito di cui vado particolarmente fiera e che mi hanno divertita molto.
Se mi segui su Instagram avrai visto già quasi tutto, ma se invece leggi solo il blog eccoli qui di seguito elencati.
non ho potuto fare a meno di cucire una borsina con gli esagoni e la cosa bella è che anche per questa ho usato delle stoffe che ho disegnato io. La volpe per esempio è di uno dei primi tessuti che ho stampato e mi piace ancora tanto.
Ho seguito il corso di quiltatura a macchina di Emanuela D’Amico e nonostante qualche intoppo tecnico mi è piaciuto davvero molto; Emanuela è davvero brava a spiegare ed é estremamente coinvolgente. Ho ancora da finire gli esercizi, ma aver ripreso la mano con il quilt a macchina è stata una bella cosa.
In queste settimane ho cercato di mettere via e organizzare al meglio altre cose che ho in casa, ho praticamente aperto un mutuo da Ikea per l’acquisto di scatole e organizers vari e mentre facevo la cernita di vecchi top e blocchi Patchwork rimasti li oppure fatti per esperimento, mi é venuto in mente che da sempre avrei voluto farmi una giacca patchwork. Complice il fatto che di recente sono tornate di moda, su IG queste giacche quotano sui 700 $, ma non tanto per il prezzo o il vezzo in sé, ma per fare qualcosa che desideravo da tempo, e soprattutto per fare fuori pezzi che se ne stavano a riempire i cassetti inutilmente, ecco fatta quella che credo sia il pezzone di questa stagione, una giacca super colorata ha preso forma.
Ho anche ripreso dimestichezza col disegno dei blocchi e la matematica che vi sta dietro, ed ho cucito una School House della misura che serviva a me con le stoffe che ho disegnato io e ne ho fatta una Pochette fresca fresca cucita proprio questo weekend.
Insieme a tutto questo ho anche continuato a disegnare, sono nel trip dei fiori e oltre a questa mini collezione appena finita ce ne sarà un’altra che forse richiederà ancora tempo, ma ho già riempito metà di un taccuino con schizzi che e che mi porto appresso e tiro fuori fosse anche solo per disegnare un rametto di fiori secchi.
Come sempre l’arrivo della Primavera e dell’Autunno per me sono le stagioni di massima ispirazione creativa, sento l’urgenza e la voglia, quasi esplosiva, di fare e realizzare idee, idee che affollano talmente tanto la testa, che però in questo periodo è impegnata “altrove”, Che per fortuna trovano posto in pagine pagine di appunti (benedetti quaderni e taccuini che qui non mancano mai).
Pazienza, vorrà dire che ci impiegherò di più realizzarli, ma per fortuna vuole anche dire che non sarò mai ferma, perché anche nei momenti meno creativi potrò attingere da questi quaderni per inventare nuove collezioni sempre più belle ed articolate.
infine, ieri ho spedito la newsletter, ho regalato alle mie lettrici questo pattern
seguimi su IG nei prossimi giorni a sorpresa arriverà un codice sconto per poterlo acquistare a prezzo più basso sei perso la newsletter e se vuoi iscriverti per non perdere altre offerte occasioni puoi iscriverti qui. ti lascio con una frase che ho trovato illuminante nell’ultima serie Netflix che sto guardando GreenLeaf. Tu l’hai vista? Ti piace?
se pensi di aver perso il treno da un pezzo, beh ricordati che i treni partono dalla stazione ogni mattina, sta a te decidere quando saltarci su
e se lo dice Oprah Winfrey che ne è produttrice, io ci credo!
alla prossima, xoxo JdeeBella at Soulfulcrane- the creative nest in Italy
Patchwork Community in Italia
Ebbene, ormai dopo tre mesi da che è iniziato questo anno e la rivelazione in questo post qui la sensazione che ho avuto qualche ora fa riflettendo è che sembra un po’ come ritornare a casa. È un ritorno a casa dopo il lungo viaggio o come i figli quando tornano dal college, si ritorna dopo aver fatto esperienze nuove, dopo aver aperto nuovi orizzonti, dopo aver esplorato il mondo. Si ritorna alla base, da dove si era partiti, ma con un bagaglio da mettere a frutto e che servirà senz’altro a migliorare e a far fiorire quello che in principio era un germoglio. Ecco è così che mi sento io adesso. Sono pronta a ripartire proprio da lì, da dove tutto era iniziato, ma con un nuovo vigore e con maggior consapevolezza, portando anche molte cose imparate durante il viaggio, un viaggio che ha toccato altri mondi, ma pur sempre utili per la cross fertilisation del mio cammino d’ora in poi.
E, come un puzzle che all’inizio è un caos e dal quale mai pensi di venirne fuori, finalmente si ricompone dando alla luce una fotografia o una composizione chiara, nitida e magnifica.
Da oggi posso affermare che io ricomincio da qui e su questo blog si parlerà di cucito, patchwork creatività e surface pattern design, l’illustrazione e la cartoleria lasceranno il passo perché ho bisogno di focalizzare solo su quelle cose che sento di saper fare molto bene ed è da lì che voglio ripartire.
In questi mesi mi sono chiesta anche com’è la community che vorrei, ho sbirciato in ungo e largo sul web e ci sono cose belle ed interessanti, come l’associazione nazionale Quilt Italia, le amiche bravissime di sempre, i negozi specializzati attrezzati come pochi di cui sono davvero felice dell’esistenza, ma ancora sento che manca qualcosa ed è qui che voglio riempire quello che per me è un vuoto. Mi manca quella che è la QUILTING BEE un circolo di amiche e colleghe che si trovano a lavorare insieme a chiacchierare a sfogarsi e vivere un pezzetto di strada unite, in completa libertà di espressione, senza sottostare a regole rigide imposte da host spesso più concentrate a mantenere il potere più che mosse da spirito di condivisione, e quindi tutto una regola affinché gli unici che possano davvero condividere link, sapere e risorse siano proprio loro stessi e quindi lo spazio per gli altri si riduce a mero servilismo. La mia idea di Quilting Bee parte dalla condivisione e clima che si respira per esempio in questo che è il mio film preferito per eccellenza, How to make an American quilt, visto e rivisto almeno 30 volte.
Sei anche tu senti il bisogno di condivisione, dialogo senza forzature e senza cattedre, senza “si può non si può” , ma un posto dove trovare accoglienza calore e chiacchierare, sappi che sto gettando le basi per un network davvero top che racchiude tutto questo,, un Network ancora allo stato embrionale di cui posso anticiparti solo un piccolo pezzettino in grafica e contenuti.
Magari pian piano ti terrò aggiornato e intanto dimmi cosa vorresti trovare nella tua community ideale? Cosa saresti disposta a dare e cosa vorresti ricevere?
Per ora è tutto. Intanto puoi iscriverti al gruppo Facebook qui e cominciare il dialogo per aiutarmi a creare la community di patchwork e quilting più bella che c’è.
xoxo jdeebella
Patchwork Podcast - The Patchwork Letters
Tadaaaaaaaan! Ma sentivamo la mancanza di un nuovo podcast di patchwork? Se pensi che ce ne siano abbastanza aspetta di sentire perché questo é decisamente diverso!
The Patchwork Letters - é una raccolta epistolare tra due cugine vissute in un momento indefinito del passato, che si scrivono assiduamente, durante una pandemia, e si raccontano attraverso la stessa passione per il cucito, il patchwork e l’aguglieria;
La narrazione avviene attraverso la lettura sonora di queste lettere;
Nelle lettere sono spesso contenuti spunti e idee che possono aiutarti nel tuo lavoro a patchwork, cucito etc.
Sono podcast brevi che durano giusto il tempo di una lettera ed hanno un sapore romantico che manca da un po’.
è un progetto originale
ancora dubbi? Non ti resta che ascoltare e dirmi che te ne pare! La prima lettera di oggi ha come protagonista Vittoria, che…
Ti é piaciuto? Fammelo sapere nei commenti!
Alla prossima puntata con la risposta di Nina
xoxo Jdeebella at Soulfulcrane the creative nest in Italy
Cuci che ti passa
Le ferie sono sempre un toccasana. Mentirei a dire che queste sono state ferie normali anche perché, pandemia parte, quest’anno ha portato con sé non pochi problemi di carattere personale, che non sto qui ad elencare, ma è stato e continua ad essere di una pesantezza tale che ad un certo punto ho sentito il bisogno di staccare almeno da qualche parte, e sacrificare il tempo dedicato al lavoro, che toglie buona parte delle mie energie, è stata la scelta più ovvia.
Avere almeno un momento durante la giornata da dedicare “anche a me”, ha spazzato via un po’ di quella nebbia e grigiore che si stavano addensando sulla mia mente nell’ultimo mese. Mi sono presa alcuni attimi durante queste giornate per fare progetti, ho scritto qualche articolo per una newsletter importante, ho disegnato e quasi finito di cucire i blocchi del mio quilt con cui intendo partecipare alla mostra di QuiltItalia per il 25º anniversario della sua fondazione. Ho anche sistemato le cose nello studio, perché anche se l’ho rimodernato ed arredato di recente, aveva comunque bisogno di essere organizzato al meglio.
Quello che mi manca però davvero un sacco è la socialità. Poter andare fuori con le amiche, mangiare qualcosa in un ristorante casereccio, condividere momenti insieme e chiacchierare sui nostri hobby. Ma io almeno lo so che devo solo aver pazienza, torneremo a farlo e a me dispiace sentire quelli che si lamentano che “da un anno siamo ancora allo stesso punto di quando è iniziata questa pandemia”, come se dovesse essere sempre tutto dovuto, come se trovare immediatamente un vaccino è la cosa più facile e dover pretendere di poter fare la stessa vita di prima. A me fa rabbia vedere i ragazzi per strada che in totale incoscienza e poco rispetto delle regole si salutano baciandosi sulla guancia, e non parlo di ragazzini, ma di adulti ultra ventenni.
Ecco, forse se stiamo ancora così come quando è iniziata la pandemia è anche per questi atteggiamenti leggeri, “ tanto a me non tocca”, ma che invece rallenta il ritorno alla normalità. Fa rabbia perché ognuno potrebbe fare la propria parte e invece ci si lamenta e basta, ci sono famiglie che in questo momento stanno soffrendo molto e magari sono proprio quelli che non si lamentano ma che si rimboccano le maniche e stringendo i denti rispettano le regole per il bene di tutti.
Ecco, magari meno lagne e più responsabilità sarebbe utile. Magari sarebbe bello riuscire a trasformare “l’insoddisfazione della reclusione” che qualcuno può avvertire, in atto d’amore per la comunità, quella stessa comunità di cui abbiamo bisogno per sentirci parte di qualcosa. Vabbè dai mi sono dilungata in un post personale più che sul mio hobby, ma ogni tanto bisogna anche avere il coraggio di parlare di cose serie, se hai letto fin qui ti ringrazio e mi piacerebbe sapere come la pensi e cosa ti piacerebbe fare se potremmo essere liberi adesso?
until next time, xoxo Jdeebella at Soulfulcrane the creative nest in Italy