Summer Stitch & Patchwork

Hi! How are you?

Summer is here, with wet humidity and warming issue… it’s curious how aging bring mind change about things I loved when I was young, and Summer is one of these. I can’t help, in those past two years I suffer the hot weather, I already pray that this summer ends over very quickly and maybe that could be mild and not so hot… hopefully.

I had vacation from my dayjob for two weeks, but I didn’t very much, I just got rest. As you may know, this past year was huge and stressful, so for some reasons I do not had the energy to plan anything, I just needed to switch my mind off for some weeks and I’ve just done things that makes me confortable with, like renew some spots in my home, make space, bring harmony, throw away things that hoard, and work on things that bring me joy and serendipity.

When I finished to stitch and frame Parrot and Roses, at the beginning of June, I started Eliza’s Birds for the #CrossStitchCamp2023 held by Shery at #ColoradoCrossStitcher on Instagram, I still need to complete it, so I fail the goal to finish it within that month. I also finished the first Prairie Schooler Santa, I need to decide which one to stitch next.

Some weeks ago, I was looking for inspiration for a new quilt, since it’s so much time I don’t make one, so I came across my old quilt book collection and I found a treasure on my bookshelf: “Pieces of an American Quilt” by Patty McCormick.

There is a novel by Witney Otto that became a movie and then a pattern book, this book.

The movie is a sort of Amulet for me, because each time that casually I watched this movie, there was a challenge or a switch in my life, I consider How to make an American Quilt a sort of sign in my path. I saw it for the first time because I was initiated at quilting in that period, and also because Winona Ryder is one of my favourite actress.

So, it’s time to make an Album quilt, I will take some blocks from the book, I will design some others and I’ll pick also some from the classics like the Baltimore Quilts. We will see what I will came up to.

That’s all for now, I wish you a very Fresh Summer, please, wish me that as well.

Since next time, xoxo, Giusy aka Jdeebella at Soulfulcrane, the creative nest in Italy

Patchwork Community in Italia

Ebbene, ormai dopo tre mesi da che è iniziato questo anno e la rivelazione in questo post qui la sensazione che ho avuto qualche ora fa riflettendo è che sembra un po’ come ritornare a casa. È un ritorno a casa dopo il lungo viaggio o come i figli quando tornano dal college, si ritorna dopo aver fatto esperienze nuove, dopo aver aperto nuovi orizzonti, dopo aver esplorato il mondo. Si ritorna alla base, da dove si era partiti, ma con un bagaglio da mettere a frutto e che servirà senz’altro a migliorare e a far fiorire quello che in principio era un germoglio. Ecco è così che mi sento io adesso. Sono pronta a ripartire proprio da lì, da dove tutto era iniziato, ma con un nuovo vigore e con maggior consapevolezza, portando anche molte cose imparate durante il viaggio, un viaggio che ha toccato altri mondi, ma pur sempre utili per la cross fertilisation del mio cammino d’ora in poi.
E, come un puzzle che all’inizio è un caos e dal quale mai pensi di venirne fuori, finalmente si ricompone dando alla luce una fotografia o una composizione chiara, nitida e magnifica.

Da oggi posso affermare che io ricomincio da qui e su questo blog si parlerà di cucito, patchwork creatività e surface pattern design, l’illustrazione e la cartoleria lasceranno il passo perché ho bisogno di focalizzare solo su quelle cose che sento di saper fare molto bene ed è da lì che voglio ripartire.

In questi mesi mi sono chiesta anche com’è la community che vorrei, ho sbirciato in ungo e largo sul web e ci sono cose belle ed interessanti, come l’associazione nazionale Quilt Italia, le amiche bravissime di sempre, i negozi specializzati attrezzati come pochi di cui sono davvero felice dell’esistenza, ma ancora sento che manca qualcosa ed è qui che voglio riempire quello che per me è un vuoto. Mi manca quella che è la QUILTING BEE un circolo di amiche e colleghe che si trovano a lavorare insieme a chiacchierare a sfogarsi e vivere un pezzetto di strada unite, in completa libertà di espressione, senza sottostare a regole rigide imposte da host spesso più concentrate a mantenere il potere più che mosse da spirito di condivisione, e quindi tutto una regola affinché gli unici che possano davvero condividere link, sapere e risorse siano proprio loro stessi e quindi lo spazio per gli altri si riduce a mero servilismo. La mia idea di Quilting Bee parte dalla condivisione e clima che si respira per esempio in questo che è il mio film preferito per eccellenza, How to make an American quilt, visto e rivisto almeno 30 volte.
Sei anche tu senti il bisogno di condivisione, dialogo senza forzature e senza cattedre, senza “si può non si può” , ma un posto dove trovare accoglienza calore e chiacchierare, sappi che sto gettando le basi per un network davvero top che racchiude tutto questo,, un Network ancora allo stato embrionale di cui posso anticiparti solo un piccolo pezzettino in grafica e contenuti.

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Magari pian piano ti terrò aggiornato e intanto dimmi cosa vorresti trovare nella tua community ideale? Cosa saresti disposta a dare e cosa vorresti ricevere?

Per ora è tutto. Intanto puoi iscriverti al gruppo Facebook qui e cominciare il dialogo per aiutarmi a creare la community di patchwork e quilting più bella che c’è.

xoxo jdeebella

Hexie Quilt - patchwork ed esagoni alla riscossa

La Primavera é nell’aria, la senti?
Per uscire dall’Inverno e prepararsi alla bella stagione non c’è nulla di più bello che vedere sbocciare e fiorire i primi petali e i giardini che si animano di colori.

Il mio ultimo progetto è sbocciato e si prepara ad essere pronto e come ti avevo anticipato, ho lavorato a qualcosa di speciale da condividere.
Ho sempre amato i vecchi quilt con gli esagoni, ce ne sono di bellissimi in composizioni che lasciano a bocca aperta per quanto meravigliosi e complessi, come i classici “Grandmother’s flowers garden” che spesso racchiudono in esso mesi o anni di lavoro certosino, tutto a mano, da gentili nonne, zie o mamme che l’han confezionato come trapunta matrimoniale per nipoti e figlie.

Oggi nulla vieta di imbarcarsi ancora in questo progetto a lungo termine, e spesso noi quilters abbiamo scatole piene di piccoli esagoni che aspettano di essere messi assieme un po’ alla volta.
E’ anche vero che spesso noi donne che lavoriamo non abbiamo molto tempo da dedicare a questi capolavori lunghi da realizzare, specie se si hanno anche figli piccoli o parenti anziani di cui prendersi cura, ma vorremmo ugualmente dei progetti veloci e altrettanto belli da ammirare avendo la stessa soddisfazione di esporli in un angolo della nostra casa.

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A poco a poco è nata la necessità di trasformare un grande classico in qualcosa di moderno, facile da realizzare e soprattutto veloce e di immediata fruizione.
Ho iniziato partendo dalle mie stoffe, quelle che ho disegnato personalmente e che puoi trovare qui. Quelle usate appartengono alla collezione Delicate Petals e celebra proprio la freschezza delicata della Primavera, con piccoli fiori di campo che sembrano danzare all’arrivo della brezza di fine Marzo.

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Ho poi disegnato l’esagono della misura che meglio si adattava ad un piccolo quilt per poter utilizzare anche il campionario delle mie stampe, che di solito rimangono nei cassetti, perché misurano appena 20 x 20 cm. Ho iniziato a imbastire gli esagoni in quei rari momenti di ozio, ma che si sono rivelati come ossigeno per ricaricare l’energia.
Quando ne ho cuciti una ventina mi sono messa alla ricerca di un progetto veloce da fare.

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L’ho trovato in uno dei libri che ho, scegliendo “Hexagon Garden” un miniquilt dal libro “Small and Scrappy” di Kathleen Tracy edito da That Patchwork Place. Ho dovuto riadattare tutte le misure perché i miei esagoni sono più grandi di quelli nel libro, ma il risultato è identico, potere della matematica ;)

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Ti piace? Adesso non resta che decidere la quiltatura, ma per quella mi riservo del tempo perché un buon o una cattivo trapunto determina la riuscita di un quilt tanto quanto la scelta delle stoffe nel realizzarlo.
E’ tutto per ora. Alla prossima, xoxo Jdeebella @soulfulcrane - the creative nest in Italy

Gli essenziali per fare patchwork

Di recente ho letto di un fratello cyber tecnologico che chiede alla sorella editrice, impegnata sul versante di pubblicazioni indipendenti inerenti arte e artigianato, del perché le persone, nonostante la tecnologia, continuino a lavorare con le mani e quale piacere o profitto ne traggano. Janine, l’editore e madre di Uppercase e delle relative pubblicazioni monotematiche sotto la U giga di Uppercase, ha girato a noi abbonati la domanda.
Per me, come già detto in altre occasioni, è un sentirmi connessa col mio vissuto familiare, con la storia dei bachi da seta tenuti dalle mie nonne in Sicilia, con la tessitura, con la sartoria della mia nonna paterna e per una gestualità tanto antica e tanto radicata nel mio dna.
Credo che in quasi ogni famiglia in Italia e nel mondo si siano tramandati spesso quei gesti e spesso anche gli strumenti. Sapendo della mia passione, mi sono arrivati spesso tesori in regalo da amici e parenti, che magari questo legame non l’hanno mai vissuto così forte, contenenti ogni sorta di fili preziosi senza tempo, ditali e forbici antiche e bottoni di ogni forma e colore.

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Quando ho ripreso a fare patchwork ad inizio anno, avevo già tutto quello che mi serviva a casa, ho quindi solo dovuto rispolverare i vecchi strumenti e riprendere l’abitudine di cucire.

Se ti stuzzica l’idea, per iniziare dalle basi, probabilmente hai a casa tutto quello che ti serve anche tu. Gli strumenti essenziali sono davvero lontani da quanto giri voce che servano accessori costosi ed indispensabili, moderni ed ergonomici, volendo proprio ricordare che già nel 1700 gli Inglesi erano dediti a quest’arte che divenne poi di necessità più che diletto nel nuovo mondo.
Di necessario quindi se proprio vogliamo bastano un paio di forbicine, del filo da cucito non troppo grosso, preferibilmente in cotone, degli avanzi di tessuto colorato, possono essere anche di recupero, meglio comunque di cotone o seta, e l’importante è utilizzare sempre tessuti di spessore simile, ottima la scelta per esempio di riutilizzare le camicie, cravatte e persino il cotone di vecchie lenzuola o grembiuli da cucina, mettici poi degli aghi da cucito o ricamo, del filo per imbastire, un ditale se odi anche tu traforarti le dita, sappi comunque che ci sono persone che ne fanno volentieri a meno.
Fammi sapere se ti va di iniziare qualche progetto facile e veloce insieme a me, potrei pensare di presentarne qualcuno proprio qui.

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Sto lavorando a qualcosa di bello, credo che in questo periodo abbiamo tutti un gran bisogno di bellezza, di bellezza magnifica, amore e compassione, come fu per il Rinascimento un po’ di secoli fa.
since then, fammi sapere qui il tuo pensiero, o scrivimi, sarò felice di connettermi con te.

xoxo G. Aka Jdeebella at Soulfulcrane