10 cose che vorrei quest'estate

La pigrizia più che la noia quest'estate sembra si sia impossessata di me. Finita la scuola, (e qui abbiamo concluso la seconda elementare con ottimi risultati), me ne sto tranquilla a fare giochi e uscite con mio figlio, ad impegnare quei pomeriggi prima magari riservati ai compiti ed ai ripassi, alla lettura ed alla tv. In estate passiamo molto più tempo fuori casa e con il caldo la voglia di fare si azzera quasi. Così lascio spazio all'immaginazione e riempio fogli pieni di liste e cose che vorrei, i miei must a have sono infiniti, ma ho ridotto ai dieci più significativi che vorrei entro settembre.

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  • Ha una forma anonima è vero, ma alla fine è impossibile non innamorarsi di questo zaino che sta facendo impazzire il mondo. Il mio FjallRaven Kanken preferito? quello color Ocra.
  • Vorrei tanto riuscire a farmi una borsa all'uncinetto, ma non il classico secchiello, nè quella con i granny square, questa qui tutta a punto basso mi pare bellissima!
  • Matite colorate, non ne hai mai abbastanza... se poi sono acquarellabili, che te lo dico a fare?! Il mio sogno proibito (visto il prezzo, resterà proibitissimo temo)... Il cofanetto con 120 matite FABER CASTELL Albrecht Dürer  

 

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  • In lista per completare il mio angolo creativo e per mantenerlo in ordine man mano che lo si vive intensamente con progetti e cose ci sono:
  1. La cassettiera con 4 cassetti NORDLI IKEA
  2. La libreria BRUSALI IKEA
  3. Il cuscino materasso verde a righe da mettere sopra la cassettiera per trasformarla in sedutina nel caso mi venga a trovare qualche amica crafter con cui lavorare e chiacchierare direttamente nella craft room. (questo è di Calma House Rodas disponibile su Amazon).

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  • se i saldi sono la tua tentazione per me è uguale, anche se spesso e volentieri non trovo quasi mai nulla e finisco per non comprare niente di nuovo. Se mai quest'anno ce la faccio a trovare quello che cerco mi piacerebbero:
  1. Gli zoccoli del momento, I Peep toe di  Lotta from Stockholm altrettanto belli ma molto meno cari dei meravigliosi Swedish Hasbeens.
  2. I pantaloni FA-VO-LO-SI JOPLIN yellow di Raptus & Rose, che sono sicura renderebbero chilometriche anche le mie gambe corte (prezzo su richiesta).
  3. Altri zoccoli da gattona, i Maguba, sempre di Lotta from Stockholm.

Il decimo? beh.... questo credo che rimarrà nel cassetto per un po'.... ma è un grosso desiderio dal momento che il mio attuale risale all'anno 2009 ed è diventato lentissimo.

PS: tutti i prodotti sono realmente nella mia lista e nessuna di queste ditte mi ha contattata per chidermi una recensione e/o per fare pubblicità occulta.

Fino alla prossima, xoxo, Giusy

Mettersi a nudo con un Vlog

Un quarto d'ora per dirti molte cose di me in tutta sincerità. [vimeo 220125667 w=640 h=360]

Jdeebella_vlog_01 from JdeeBella on Vimeo.

Facebook group: Fabulous Crafters of Trieste

Anne Swap: su Instagram usando l'ashtag #Anneswap per maggiori dettagli leggi tutto sul blog qui.

Meet me! and a Swap

Chissà se l'hai notato. Qualche settimana fa (ma potrebbe essere anche un mese fa... tanto corre veloce per me il tempo in questo periodo), ho cambiato header a questo blog, ho risistemato l'home page, ho scritto meno. L'esigenza è nata dall'esplorazione che in questo periodo sto facendo di me stessa, (ok, lo so, è una cosa che non finisce mai e non è proprio cominciata l'altro ieri...). E il fatto che io stia davvero con la testa fra le nuvole per la maggior parte del mio tempo (che NON equivale al detto "pettinare le bambole" :)) ha fatto si che finisse dritto dritto nella Header e nel mio loghetto tutto nuovo. JdeeBella è questa cosa qui. Una Artista ed una Crafter che ama guardare serie TV, il tè i biscotti, i dolci, il pane burro e marmellata, che ama la positività (anche se spesso mugugna, è taciturna, è incazzosa verso le avversità e le ingiustizie) ed ama circondarsi di persone meravigliose e belle, nel senso di persone non arroganti, non dispettose, non invidiose, non maligne, non complessate.  Da tutta questa ricerca ed affermazione del proprio essere, è nata la voglia di incontrarsi. E do appuntamento a chi si riconosce in queste caratteristiche ad un meeting, che diventerà poi un incontro fisso tra crafters. Ho creato una call con un gruppo su FACEBOOK dove ho scritto anche lo scopo del FABULOUS CRAFTERS OF TRIESTE

UNO SWAP

ANNE_SWAL

COS'è uno swap? Uno scambio, un modo per incontrare persone a noi affini, un modo per fare amicizia, un modo per regalarsi un qualcosa di fatto a mano e con il cuore. Il tema di questo swap è stato dettato da ANNE WITH AN E - la serie TV lanciata da Netflix in un remake di Anna dei Capelli Rossi, si è detto che con questa serie si è esplorato il lato dark di Anna. Per chi come me si è anche lustrata gli occhi andando a cercare nei costumi e oggetti di scena il mondo del "fatto a mano" (e direi che se guardi bene ce n'è tantissimo, dai cardigan a maglia, agli scialli finissimi, al ricamo, al quilting), ho voluto celebrare questo evento organizzando uno swap. Se vuoi partecipare, scrivimi un messaggio privato qui o su Instagram e ti inserirò nella lista, hai tempo fino al 15 giugno per iscriverti. Puoi taggare con #AnneSwap e @jdeebella il tuo work in progress per lo swap, in modo che io possa tenere traccia e fare delle gallerie da pubblicare in giro sui social. Se partecipi assicurati che più persone ne vengono a conoscenza, più divertente sarà lo scambio! Se ti va, condividi questa iniziativa taggando eventuali ami/che/i cui pensi farebbe piacere partecipare.

xoxo, Giusy

ARTE a Colazione - intervista a Silvia Bettini

Inizia in questo spazio una serie di interviste agli illustratori che mi hanno colpito durante il mio peregrinare in questo mondo sicuramente più fatato di altri, in cui l'immaginazione non lascia spazio alle brutture che il mondo moderno ci ha abituato a vedere. Lo sai, se mi segui da un po' di tempo, che sono una gran sognatrice ed amo, fortissimamente amo, tutto quello che lascia spazio alla fantasia ed a questo mondo fantastico.

Voglio iniziare con Silvia Bettini, illustratrice e designer straordinaria, che ho avuto modo di osservare e della quale non ho potuto fare a meno di innamorarmi, e sono sicura che alla fine di questa intervista, sarà successo anche a te.

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G: Ciao Silvia, grazie per aver accettato questa intervista, sono felice di averti ospite qui! Com’è nata la tua passione per l’illustrazione?

S: Fin da bambina sono sempre stata affascinata dagli albi illustrati e da tutti i libri con i disegni (enciclopedie comprese). Non ho mai smesso di subire quel fascino e diventare autrice di immagini è sempre stata una mia aspirazione.

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G: Cosa ti ha spinta a lavorare da freelance e com’è la vita di un illustratore? Ti va di descrivere la tua giornata tipo?

S: Ho lavorato per anni come designer e cinque anni fa mi sono improvvisamente trovata senza lavoro. All'inizio lavorare da freelance è stata per me una scelta obbligata, ma a ripensarci quella è stata la mia fortuna, perché nonostante l'insicurezza economica che questo ha causato, ho potuto ridefinire i miei obiettivi e dedicarmi a ciò che mi piace davvero. La mia giornata comincia presto: pianifico le attività, rispondo alle e-mail e poi passo a disegnare con la tavoletta grafica. Quando è possibile cerco di dedicare un po' di tempo non solo ai lavori dei clienti ma anche ai miei progetti personali.

G: Com'è la tua postazione di lavoro?

S: Immagina una scrivania disordinata con un iMac, quaderni scarabocchiati, foglietti volanti, matite, tubetti di colore, pennelli e tazze di tè. Aggiungici due gatti che si rincorrono e ti sarai fatta un'idea.

G: Silvia, sul tuo sito www.silviabettini.it si può ammirare il tuo splendido portfolio, che spazia dall’illustrazione editoriale, alla decorazione per ambienti all’illustrazione per l’infanzia. Applichi con successo tecniche pittoriche diverse, classiche e digitali. Qual’è il tuo medium preferito?

S: Al momento è quello digitale. È la tecnica più versatile di tutte, quella che mi permette di essere più veloce nell'esecuzione, anche se forse è quella che mi è risultata più faticosa da padroneggiare, perché non è sempre facile conferire al disegno digitale un aspetto morbido e naturale come vorrei. Ogni volta che posso, però, tiro fuori lo sketchbook e disegno a mano libera. Matite, acquerelli, pennarelli... non importa con che tecnica, purché mi possa sporcare le mani! Disegnare a mano mi è utile per sperimentare, studiare e dare libero sfogo alla mia parte più istintiva.

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G: Vivi a Bologna, che per altro è gemellata con Portland in Oregon (!!), dove l’affollamento di artisti e il vivere bohémienne sono di casa. A Bologna trovi questo nesso con la città americana?

S: Sono molto legata a Bologna, che è l'unica città in Italia dove potrei vivere. È una città vivace e che dal punto di vista artistico offre molto, tra mostre, fiere ed eventi artistici legati al mondo dell'illustrazione, del fumetto e dell'editoria. Sono tanti gli artisti che si sono formati all'Accademia di Belle Arti e poi hanno scelto di restare qui. Sarà anche per la buona cucina? G: Raccontami il tuo ultimo progetto sulle posizioni Yoga, le trovo bellissime!

S: Amo lo yoga, lo pratico da anni (da dilettante assoluta!) ed era da un po' di tempo che avevo in mente di celebrarlo con una serie di illustrazioni. L'idea mi è stata suggerita dal #100daysproject di Instagram: volevo fare anch'io un progetto tematico e che mi spingesse a disegnare tutti i giorni, ma per un periodo di tempo più limitato. Oltre ad essere una stimolante sfida giornaliera – nonché una scusa per tirare fuori la mia scatola di matite colorate – questo progetto è stata un'occasione per fare studi sul corpo umano e sul paesaggio. Mi sono divertita molto e ho deciso che ci sarà anche un seguito! SilviaBettini_asanaproject_08.jpg

G: Com’era Silvia da bambina? Cosa ritrovi di lei nel momento in cui illustri le tue tavole?

S: Silvia da bambina disegnava continuamente! Da questo punto di vista devo dire che non sono cambiata molto. Mi divertivo a sperimentare ogni tecnica esattamente come faccio oggi. SilviaBettini_Mangiare con gli occhi-05

G: Cosa ami di più del tuo lavoro?

S: Realizzare illustrazioni per gli ambienti pediatrici. Alcuni anni fa sono stata contattata da una mamma la cui bambina, appena uscita dall'ospedale, si era innamorata di un personaggio che avevo disegnato – un bradipo – che le era stato di conforto in un momento difficile della sua vita. È stato un momento commovente e mi ha fatto capire che le arti figurative possono essere fonte di gioia e benessere e possono aiutarci davvero a vivere meglio.

Ringrazio davvero Silvia per questa intervista, e corro di nuovo a guardarmi la sua galleria piena di cose belle.

A presto, Giusy